03 agosto, 2012

LE 12 CANZONI ITALIANE PIU' BRUTTE DELLA STORIA





Vediamo 10 produzioni (ovvero arrivate, in qualche modo, sul mercato) musicali più scandalose di sempre. Abbiamo ovviamente escluso cantanti in erba di YouTube, qui ci sono solo canzoni “di un certo livello”!


Dal momento che l’Italia pullula di pessimi cantanti e pessime canzoni, ci auguriamo di non aver offeso nessuno dimenticando il suo pezzo peggiore. Se avete segnalazioni, siamo pronti ad accoglierle, nel frattempo gustatevi queste perle.

12. LUI ME LO DAVA - VERONICA

Uscita nel 1977, è un maldestro tentativo di ottenere doppi sensi senza nemmeno il tentavivo di condire il tutto con salsa ironica. Nemmeno i plagiati ritmi da tango migliorano la situazione. Per fortuna (ed ovviamente) non è rimasta negli annali.

11. PER TUTTE LE VOLTE CHE - VALERIO SCANU

Nessuno ha ancora capito chi faccia l’amore in tutti i laghi. Ma, soprattutto, nessuno ha ancora capito come una canzone in cui le parole sono messe a random solo per fare rima sia giunta prima a Sanremo.

10. MI PIACI TU - GAZOSA

Anche l’Italia ha potuto apprezzare il suo fenomeno boyband ed uno dei vertici più bassi lo hanno raggiunto i Gazosa, che dopo aver distrutto i timpani agli italiani con “Stay con me (forever)” si sono ripetuti con l’ancor peggiore “WWW Mi Piaci Tu”.

9. VORREI AVERE IL BECCO - POVIA

Arrivata addirittura a Sanremo nel 2006, gliel’avremmo anche fatta passare, ma non riusciamo a trattenere sonore risate quando Povia tuba come un piccione. Anche “Luca era gay” rientrerebbe in classifica, ma vi risparmiamo gli altri capolavori di Povia.

8. LA BANANA - LEONE DI LERNIA

Se ancora non abbiamo capito lo scopo dell’esistenza di Leone di Lernia, abbiamo capito che è meglio non si dia al rap: come direbbe il vecchio Mazzoli, il “vecchio di me*da” non si può ascoltare.

7. ITALIA, AMORE MIO - PUPO, EMANUELE FILIBERTO & LUCA CANONICI

Arrivata terza al festival della mediocrità musicale italiana (altresì detto Sanremo) – ma non sono da escludere inciuci, magheggi e congiure di palazzo – il mondo ancora si chiede perchè Luca Canonici, sino ad allora bravo tenore, si sia voluto rovinare la carriera in questo modo. I misteri.

6. GONFIO COSI' - FABRI FIBRA

Se Fabri Fibra da solo potrebbe riempirebbe tranquillamente questa classifica, questa canzone rappresenta comunque uno dei punti più bassi della sua produzione (non tanto per le sue capacità: il riferimento è ovviamente al testo).

5. GIORGIO DEL LAGO MAGGIORE - NELLA COLOMBO

Vincitrice Eurofestival ’58: ha battuto “Nel blu dipinto di blu” di Modugno…

4. SARA' UN FIORE - ENRICO BERUSCHI


Pur ignorando le imperfette doti canore di Enrico Beruschi (che resta un bravissimo attore), il vano tentativo di dare pepe alla canzone con doppi sensi dal gusto molto discutibile non migliora il risultato finale, apprezzabile solo sul lato ironico.

3. FINALMENTE HO COMPRATO L'UCCELLO - MARINA

La prossima volta che i vostri nonni si lamenteranno del trash attuale, ricordate loro canzoni come questa.

2. SONO A FAR PIPI' - MARIA SOLE

Non ci sono parole per descrivere questa produzione se non come una delle peggiori. Inascoltabile.

1. MENO MALE CHE SILVIO C'E' - "LA GENTE DELLA LIBERTA' " (DETTI ANCHE "LEKKAKULO")

Non è una canzone vera e propria (ci è stata risparmiata l’uscita del singolo), ma essendo stato elevato ad inno del PdL merita menzione: per chi non l’avesse mai sentita, si tratta semplicemente del mix di testo ed intepretazione più scabroso che si sia mai sentito, per non parlare della demagogia del contenuto, degno della peggiore dittatura.



















Fonte: curiosonetv

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