PORTO EMPEDOCLE (AGRIGENTO) – Il suo profilo facebook è aperto ed è lì che Giovanni Traina scrive: «Ciao a tutti quelli che mi hanno veramente voluto bene. Vi voglio bene».
Poi un cuore. Un annuncio che sembrava uno scherzo per vedere la reazione degli amici (ne ha 924 su Fb) e che invece poche ore dopo, verso le 23, si è trasformato in dramma: il diciottenne che frequentava l’istituto tecnico commerciale, con l’hobby del Dj, si è impiccato nel garage della sua abitazione a Porto Emepdocle (Ag).
INCREDULITA’. Trentasei amici di Giovanni cliccano sul «mi piace» sotto la frase forse senza intuire la tragedia che stava per consumarsi. Poi gli amici cominciano a scrivere. «Finiscila di fare il cretino, vieni in chat ti devo parlare», «Giovà fai il serio». Giovanni risponde «Sono serio». Il suo amico ribatte: «Ma non scrivere certe cavolate su sto m… di Fb». Il giovane risponde: «Vabbè questo lo so, mi ha stufato anche Facebook». E l’amico: «La vita è bella. Sei ancora nel fiore della vita, goditela e non pensare a nulla». Giovanni risponde: «Eh già questo lo so. Ma il mondo va a rotoli… fra un paio d’anni dove e come ci ritroveremo,.. nessuno lo sa».
DISPERATI. Un altro amico scrive a Giovanni: «Ma che hai?» E lui risponde: «Niente tranquillo» seguito da una faccina sorridente. La notte scorsa, quando la notizia del suicido rimbalza a Porto Empedocle gli amici scrivono: «No giovà no giovà fratellino mio che hai fatto?», «Leggere questo stato adesso ha un altro senso. Non posso credere che hai fatto la cazzata più cazzata di questo mondo. Mamma mia, sto male a pensarci … che dio ti dia quello che questo inferno di mondo non ti ha dato». Dopo la frase di addio Giovanni ha messo sul suo profilo Facebook altri due o tre pensieri copiati dal web tra cui «Un giorno ti sembra di essere la persona più felice al mondo, e il giorno dopo invece sembra che ti sia crollato il mondo addosso».
CHI ERA. Giovanni Traina, il diciottenne che si è impiccato, nel magazzino attiguo alla sua casa, a Porto Empedocle, frequentava il quarto anno dell’istituto tecnico commerciale «Leonardo Sciascia» di Agrigento. Era molto conosciuto in città perché la sua passione per la musica lo aveva portato a fare, saltuariamente, il dj in vari locali di Porto Empedocle ed Agrigento. Il padre della vittima fa l’impiegato, la madre è casalinga, e la coppia ha un’altra figlia più grande di Giovanni. Pare, secondo le ricostruzioni della polizia, che il ragazzo nelle ultime settimane fosse depresso perché si era lasciato con una sua coetanea, con la quale aveva una storia sentimentale che durava già da diversi mesi. Il giovane non aveva problemi scolastici.
Fonte: wiwo
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