22 agosto, 2012
CALVO? ATTENDI ANCORA DUE ANNI...
Durante un'intervista di qualche anno fa è stato detto a Sean Connery: "Dicono che un uomo calvo di 60 anni sia molto sexy". L'attore ha risposto con arguzia: "Non saprei. Non sono mai stato a letto con un sessantenne calvo".
Battute a parte, sebbene sia diffusa la convinzione che le donne trovino attraenti gli uomini con qualche capello in meno, la calvizie è un problema per i tanti che rimpiangono la chioma leonina degli anni andati.
A quanto pare, però, una cura per l'alopecia potrebbe essere disponibile sul mercato prima del previsto dopo una svolta negli accordi tra gli scienziati e le compagnie farmaceutiche.
I ricercatori della University of Pennsylvania credono di aver scoperto la causa dell'alopecia in un enzima che distrugge i follicoli piliferi. George Cotsarelis ha annunciato di essere in trattativa con diverse compagnie farmaceutiche per sviluppare dei trattamenti che potrebbero essere disponibili entro due anni. Il dottor Cotsarelis ha scoperto con il suo team di dermatologi che l'enzima Prostaglandina D2 (PGD2) impediva la crescita dei follicoli piliferi. Il collegamento tra la genetica e l'alopecia è conosciuto da tempo ma non era mai stata individuata la causa specifica.
La ricerca
Quando la squadra ha analizzato gli scalpi di uomini calvi sono stati trovati livelli di PGD2 tre volte più alti nelle aree in cui i capelli stavano diventando radi.
Un lavoro precedente, condotto dalla stessa squadra di ricerca, aveva scoperto che gli uomini calvi hanno cellule in grado di far crescere i capelli ma la cui maturazione veniva bloccata. Si è pensato, dunque, che la PGD2 bloccasse la maturazione fermando, di fatto, il processo di crescita dei capelli. Nei test di laboratorio e sui topi il composto arrestava la crescita dei capelli.
Molecola già in commercio
Le sostanze in grado di bloccare la proteina sono già state inserite in pillole per curare asma e allergie ma dovrebbe essere possibile trasformarle in una lozione che sia possibile applicare sulla cute.
Cotsarelis ha detto: "La cosa bella della dermatologia è che puoi prendere composti che probabilmente sono già stati usati in pillole e inserirli in una formula per uso topico. Pensiamo che possa funzionare per prevenire la perdita dei capelli ma non sappiamo con certezza se possa addirittura farli ricrescere".
I test di laboratorio suggeriscono che la cura potrebbe aiutare anche le donne che perdono i capelli. La perdita dei capelli femminile porta con sé un marchio ancora più grande rispetto all'analoga condizione maschile e non è così rara come molti credono. Circa il 40 per cento delle donne soffre di qualche forma di perdita dei capelli come risultato dei cambiamenti ormonali che avvengono durante la menopausa. Per gli uomini questo numero è significativamente più alto. Dai 50 anni in poi circa la metà degli uomini ha chiazze glabre sulla testa, un numero che impenna al 70 per cento quando si raggiunge l'età di settant'anni.
Cotsarelis ha detto: "Se sviluppato, il farmaco potrebbe rivoluzionare il mercato della ricrescita dei capelli".
Opzioni al momento disponibili
I trapianti di capelli sono dolorosi e costosi e il successo delle operazioni è variabile. I farmaci al momento disponibili hanno rischi collaterali importanti: il farmaco Propecia che blocca il testosterone potrebbe causare impotenza mentre l'Amexidil che aumenta l'afflusso di sangue nei follicoli piliferi potrebbe anche accelerare la perdita dei capelli.
Altre cure allo studio includono un vaccino che usa le cellule di grasso dalla pancia per vivacizzare la crescita dei capelli.
Fonte: noncipossocredere
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