06 agosto, 2012

SI SENTE MALE PER DUE PASTIGLIE, MA NON CHIAMA SOCCORSO PER PAURA DEI GENITORI: MUORE 15ENNE





Una ragazza londinese è morta dopo aver ingerito due pastiglie di ecstasy durante un party a casa di amici e ha chiesto esplicitamente, anche se stava male, di non chiamare l’autoambulanza perché aveva paura della reazione dei genitori alla notizia.


Isobel Reilly, di 15 anni, insieme a 4 amici, ha preso due pastiglie di ecstasy rosa che hanno trovato nella camera da letto del professor Brian Dodgeon, proprietario della casa in cui gli amici avevano organizzato la festa. La ragazzina è collassata poco dopo e ha cominciato a perdere schiuma dalla bocca.

Sebbene fosse chiaro che la situazione era grave, la ragazza ha pregato gli amici di non chiamare l’autoambulanza perché aveva già avuto problemi di droga a scuola ed era stata scoperta. Quando la ragazza ha perso coscienza e smesso di respirare, gli amici hanno finalmente chiamato l’ambulanza. Ma è stato troppo tardi.

Quando i paramedici sono giunti sul posto, non sono stati in grado di aiutare la ragazza, ma solo di costatarne la morte. Isobel, conosciuta a tutti come Issy, è stata dichiarata morte in ospedale qualche ora dopo l’accaduto. L’autopsia ha rivelato che aveva un altissimo livello di ecstasy in corpo: 9.96mg per kg. Il dottor Peter Wilkins ha dichiarato che una dose di 0.18mg per kg può risultare già fatale.

Il giorno dell’apertura dell’inchiesta, la madre di Isobel, Lynne Jones ha parlato del suo shock nello scoprire che la festa non era in alcun modo supervisionata. “Mi sono accorta troppo tardi di essere stata troppo leggera su questa cosa” ha dichiarato la donna. “Non ho mai chiesto a mia figlia se ci fosse un adulto a supervisionare. Non capisco come le persone possano lasciare dei ragazzini senza un controllo. È così doloroso per noi. Sappiamo che ai ragazzi piace mettersi in situazioni molto pericolose, specialmente se non ci sono adulti nei paraggi e se sanno che nessun genitore tornerà nel giro di poco. Non credo sia sicuro lasciare dei ragazzi da soli”.

Circa 30 ragazzi di 14/15 anni erano stati inviati alla festa. All’1 di notte metà dei ragazzi erano andati a casa e i rimanenti hanno cominciato a cercare in casa la scorta di cannabis che sapevano essere da qualche parte e di proprietà del Professor Dodgeon. Un ragazzino è andato in camera da letto e ha trovato una scatola. Al posto della cannabis c’erano diverse pillole. Il ragazzo ha raccontato: “Issy ne ha presa una e ha cominciato a guardarla. C’è stata una discussione se fosse il caso di prenderle o meno. Io non volevo perché non sapevo cosa fossero. Issy invece ne ha presa una con un sorso di birra, ma poi ha detto agli amici di averne prese altre. All’inizio sembrava stesse bene, ma poi ha cominciato a sudare visibilmente e fare giri su sé stessa. Intorno alle 3 ha cominciato a far fatica a respirare. Si vedeva che non stava per niente bene. Ho cercato in internet cosa potesse aver ingerito e ho subito scoperto che era ecstasy. Nel frattempo ha cominciato a sentire molto caldo e ha deciso di andare al piano superiore per sdraiarsi. Le abbiamo subito detto che forse dovevamo chiamare il pronto soccorso, ma lei ci ha detto di no.”

Il proprietario della casa, un uomo di 61 anni, ha ammesso di avere della droga in casa, incluse pastiglie di ecstasy, LSD, tranquillanti per cavalli e ketamina. L’uomo è stato condannato a 8 mesi di prigione e sospeso per due anni. Non capace di affrontare la situazione a causa del senso di colpa, l’uomo ha tentato di togliersi la vita lanciandosi dal balcone. Ma è sopravvissuto spezzandosi le due gambe.





















Autore: Gloria Radaelli

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