Marvin Wilson è morto: la condanna a morte è stata eseguita mercoledì mattina nel carcere di carcere di Huntsville, in Texas. L’uomo è stato dichiarato morto dalle autorità alle 7 di stamattina (ora italiana).
Le sue ultime parole sono state rivolte alla famiglia: ”Abbracciate mia madre e ditele che le voglio bene. Portami a casa Gesù, portami a casa Dio”. Poi il veleno ha preso a scorrere nelle sue vene.
La Corte Suprema ha respinto poche ore prima dell’iniezione letale l’ultimo tentativo di appello dei legali di Wilson. ”La corte – affermava l’appello – deve fermare questa esecuzione crudele e incostituzionale di un uomo mentalmente ritardato”.
Marvin Wilson ed il lettino dell'iniezione letale. |
Wilson ha sempre dichiarato di non aver commesso l’omicidio. Nel 2002 la Corte Suprema ha proibito l’esecuzione dei ritardati mentali, dichiarandola contraria all’Ottavo emendamento della Costituzione. La Corte ha pero’ lasciato agli stati la decisione su come determinare chi rientra nella categoria dei ritardati mentali. Il Texas ha stabilito che un ritardato mentale presenta le stesse caratteristiche del personaggio Lennie del romanzo di John Steinbeck ‘Uomini e topi’.
”Prima del caso di Wilson, non avevo idea che uno Stato come il Texas si rifacesse a un personaggio creato da mio padre – afferma Thomas Steinbeck, figlio del romanziere – come riferimento per stabilire se qualcuno con infermità mentale possa vivere o meno. Sono sicuro che se mio padre fosse qui sarebbe arrabbiato e offeso nel vedere il suo lavoro usato in questo modo”.
Fonte: blitzquotidiano
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